Perché la psicomotricità fa bene anche ai bambini che "non hanno problemi"
La psicomotricità non è solo per chi ha difficoltà. Scopri perché fa bene a tutti i bambini, anche quelli che sembrano “andare bene”.
BENESSEREBAMBINI
Redazione M2G
4/28/20253 min read
Muoversi per crescere, non solo per recuperare
Quando si parla di psicomotricità, spesso la si associa alla riabilitazione o al “recupero” di bambini che hanno difficoltà motorie, cognitive o comportamentali. È vero: la psicomotricità è uno strumento prezioso anche in questi casi. Ma ridurla a questo significa perderne il vero potenziale educativo e preventivo. La psicomotricità, infatti, non è solo terapia: è uno spazio di gioco strutturato, dove il bambino può esprimere sé stesso, esplorare, relazionarsi, imparare a conoscere il proprio corpo e il proprio mondo interiore.
In Move2Grow, proponiamo percorsi di Motricità e Multisport anche per bambini che non presentano particolari difficoltà. E ogni giorno vediamo quanto possa essere utile anche per chi, all’apparenza, “va tutto bene”. Perché il movimento, se guidato con cura, è una forma di educazione globale. In questo articolo ti raccontiamo perché la psicomotricità fa bene a tutti, e non solo a chi ha bisogno di “recuperare”.
Cos’è davvero la psicomotricità?
La psicomotricità è una disciplina che mette in relazione il corpo, il pensiero e le emozioni. Non si tratta di ginnastica, né di semplice attività fisica: è un percorso che permette al bambino di integrare i propri vissuti emotivi e corporei in modo armonico, attraverso il gioco. In una seduta di psicomotricità il bambino si muove, rotola, costruisce, distrugge, lancia, salta, esplora… ma lo fa in uno spazio simbolico, sicuro, in cui ogni gesto ha un significato. Il corpo non è solo usato, ma abitato e ascoltato.
Un buon psicomotricista non “corregge il movimento”, ma accoglie quello che il bambino esprime attraverso di esso. Questo approccio non solo aiuta nei casi di ritardo motorio o difficoltà relazionali, ma diventa una preziosa occasione di crescita per tutti i bambini, anche quelli più attivi, curiosi o “precoci”. Perché ogni bambino ha bisogno di uno spazio in cui muoversi senza giudizio, sentendosi visto, accolto e libero di essere sé stesso.
I benefici della psicomotricità nei bambini “senza problemi”
Anche i bambini che non hanno diagnosi o difficoltà evidenti possono trarre enormi vantaggi da un percorso psicomotorio. Spesso, ad esempio, ci troviamo davanti a bambini molto intelligenti e attivi, ma con un’eccessiva impulsività, o con una certa rigidità corporea, o ancora con difficoltà nel gestire la frustrazione durante i giochi. In altri casi, ci sono bambini che sembrano molto equilibrati, ma che hanno bisogno di uno spazio tutto per loro in cui esprimersi senza pressioni o aspettative.
La psicomotricità aiuta a:
migliorare l’equilibrio tra corpo e mente
sviluppare la coordinazione fine e globale
rafforzare la fiducia in sé stessi
migliorare le capacità di relazione e comunicazione
sostenere la regolazione emotiva
Tutto questo avviene senza forzature, attraverso il gioco simbolico, il movimento libero e strutturato, il contatto, la scoperta. In uno spazio protetto e accogliente, il bambino si sente libero di provare, sbagliare, riprovare. E in questo processo naturale, cresce.
Educazione al corpo: molto più di una palestra
A volte si pensa che basti far fare sport a un bambino per “fargli bene”. E sicuramente lo sport ha tanti benefici. Ma lo sport, specie se competitivo o tecnico, non risponde sempre ai bisogni profondi del bambino in crescita. La psicomotricità non ha come obiettivo la performance, ma la consapevolezza. Non punta a risultati visibili, ma a radici profonde. È uno spazio dove il corpo può raccontarsi senza pressioni, dove il bambino non deve essere bravo, ma semplicemente può essere sé stesso.
Questa educazione corporea profonda è fondamentale, soprattutto oggi. Viviamo in una società che spinge i bambini ad apprendere velocemente, a stare fermi, a essere “bravi” in tutto. Ma crescere bene significa anche potersi sporcare, rotolare, cadere, rialzarsi, vivere il corpo con fiducia. E tutto questo avviene nel setting psicomotorio, dove ogni gesto ha senso, ogni emozione è legittima, ogni bambino è unico.
Un’opportunità anche per la famiglia
Molti genitori ci chiedono: “Ma serve davvero se mio figlio non ha problemi?”
La risposta è semplice: non si tratta di correggere, ma di coltivare. La psicomotricità può essere vista come un investimento nella crescita del proprio figlio. Non perché qualcosa non va, ma perché c’è tanto che può sbocciare. Inoltre, molte delle dinamiche vissute in seduta possono aiutare anche il genitore a capire meglio il proprio bambino: i suoi bisogni, i suoi limiti, le sue potenzialità.
I nostri percorsi prevedono sempre un momento di confronto con la famiglia, perché crediamo che il vero cambiamento sia quello che si costruisce insieme. E anche per i genitori, spesso oberati e stanchi, osservare il proprio figlio che gioca con libertà, senza giudizio, può essere un’occasione per riscoprire uno sguardo più autentico e leggero.
Multisport e tanto altro
Move 2 Grow è un mondo in cui il bambino è protagonista. Muovendosi, scoprendo il proprio corpo in movimento. Per questo ti invitiamo a far provare a tuo figlio uno dei nostri corsi. Calcio, Basket, Danza e se ancora non basta sfrutta la pausa estiva per provare il nostro Jurassic Sport Camp, il Campus estivo firmato Move 2 Grow!
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